“Quello che conta non è l’eliminazione dello stress, che sarebbe come eliminare la vita, ma la sua gestione, per la quale non c’è una formula di successo uguale per tutti, anche se la strada da seguire è uguale per tutti: vivere in armonia con le leggi della Natura, stabilendo il proprio personale ritmo di marcia.” Hans Selye – “Stress without Distress”
Hans Selye (1907 – 1982) medico austriaco naturalizzato canadese, ha condotto nella sua vita importanti studi scientifici sulla reazione degli organismi ad un’ampia gamma di stimoli, chiamati stressori (in inglese stressors= agenti stressanti, eventi che provocano stress), contribuendo così con il suo lavoro alla definizione del processo di risposta allo stress, ovvero la risposta psicologica e fisiologica che ogni organismo mette in atto per rispondere a stimoli che intervengono a perturbare il suo equilibrio.
Lo stress non è di per sé negativo
Come evidenziato dallo scienziato, lo stress non è di per sé negativo ma è la risposta dell’organismo ad ogni richiesta di cambiamento ed è quindi un contributo di adattamento che diventa, usando le sue parole: “l’essenza della Vita! Non è infatti possibile vivere senza adattarsi continuamente alle situazioni esterne, fisiche, ambientali e sociali in perenne mutamento”.
Lo stress è quindi un allenamento alle continue sfide e cambiamenti della Vita; sono il suo eccesso e il suo perdurare a costituire un rischio e a determinare condizioni negative o patologiche.
Eustress e Distress
Quello che bisogna imparare è quindi piuttosto a distinguere l’Eustress dal Distress, dove per Eustress si intende la risposta adattiva ottimale dell’organismo all’ambiente e alle sue richieste; mentre il Distress è una risposta adattiva espressa e manifestata da un’attivazione psico-fisica eccessiva.
Non è necessario né possibile evitare lo stress ma quello che possiamo fare – afferma Hans Selye – è vivere lo stress senza distress! E come riuscirci?
L’importanza della connessione con la Natura
Tra le diverse possibili strategie da adottare, già Hans Selye suggeriva di recuperare la propria connessione con la Natura. Suggerimento ottimo per chiunque, ma che risulta particolarmente appropriato per le Persone Altamente Sensibili (PAS). Oggi lo conferma anche la Ricerca Scientifica più recente.
Infatti, come evidenziato in uno studio condotto dalle Ricercatrici Annalisa Setti, Francesca Lionetti e colleghi1 e pubblicata nel 2022 sulla Rivista Scientifica Heliyon, il tratto dell’Alta Sensibilità risulta associato ad una maggiore connessione con la Natura e affinità con il mondo animale.
Dimostrando per la prima volta quantitativamente tale connessione, lo studio riporta che più le persone sono Altamente Sensibili e maggiore sembra essere la loro connessione con l’ambiente naturale e il mondo animale. E’ interessante notare che – come dichiarato nello studio – per connessione delle PAS con il mondo animale si intende anche l’idea di tutela e benessere degli animali in generale (= atteggiamento e sensibilità di relazione e affinità con il mondo animale), piuttosto che il solo eventuale attaccamento ad un proprio animale domestico, e ancora che la connessione con l’ambiente naturale non è solo quella ottenuta facendo – ad esempio – una pur sempre salutare passeggiata nel verde, ma anche quel benessere sperimentato attraverso la sensazione provata nell’ammirare la bellezza della Natura e delle sue molteplici manifestazioni (= sensibilità estetica).
Futuri sviluppi di ricerca potranno approfondire anche l’importanza del ruolo di terapie di supporto per le persone altamente sensibili basate sul contatto con la Natura, come importanti strategie di recupero del benessere psicofisico e prevenzione di sovrastimolazione e distress.
A cura di Federica Marino, MD, PhD, mamma PAS, Operatrice e studiosa dell’Alta Sensibilità
1Setti, A., Lionetti, F., Kagari, R., Motherway, L., & Pluess, M. (2022). The temperament trait of environmental sensitivity is associated with connectedness to nature and affinity to animals. Heliyon, 8(7). https://doi.org/10.1016/j.heliyon.2022.e09861