La sensibilità di uno strumento musicale
Il profumo del legno, le belle incisioni da toccare, la vibrazione melodiosa che arriva alla pelle, a tutto il corpo e all’orecchio e pervade tutto fino in profondità, in ogni cellula, a livello fine, sottile…
Hai in mano uno strumento musicale e lo percepisci con elevatissima sensibilità, senza nessuna barriera, lasciando serenamente che ogni spazio in te si riempia di quelle sfumature, che splendore!
Puoi farlo con tanti strumenti diversi e tanti posso dire di averne avuti per le mani e provati e suonati in solitudine e in compagnia, primo fra tutti la chitarra (classica, elettrica, dodici corde…) ma la sorpresa di quest’anno è stata un’altra.
Una piccola Kalimba
Infatti gli eventi vorticosi del cammino mi hanno messo fra le mani una semplice, piccola kalimba.
In ogni ritaglio di tempo puoi muovere le dita sulla kalimba e lasciare che i suoni, estremamente sintonici con le zone più profonde e bisognose, penetrino con dolcezza e circolino formando brevi melodie rasserenanti.
Questo piccolo metallofono, leggero e maneggevole, può seguirti ovunque con facilità.
Essendo per mestiere sempre a contatto con giovanissimi, l’ho portata con me sul lavoro, per darla in mano anche a loro, nel caso avesse suscitato curiosità.
L’espressione del talento
Una bellissima chioma folta di capelli ricci e neri, che lasciava intravedere appena occhiali e apparecchi acustici e con una timidezza, una serietà e un’introversione notevoli, durante la mensa stava raccolta in mezzo al vociare generale dei giovani coetanei, come spesso faceva, senza proferir parola.
Le ho proposto la kalimba per rilassarsi e, felice, ha cominciato a provarla.
Sono bastati pochi istanti e aveva già imparato a suonare una breve canzoncina.
Le amiche, stupite, la ammiravano e si raccoglievano intorno a lei.
Quei riccioli scuri si sono lasciati trasportare dalle vibrazioni armoniose e lavorando con l’aiuto di altre persone esperte, meravigliose, in pochi mesi si sono aperti come un sipario, lasciando vedere meglio il viso.
Si è sentita allora anche la sua bella voce ed eccoci tutti ad ascoltare incantati quelle note sul palcoscenico della scuola: un nuovo talento era così sbocciato.
Un buon compagno di cammino
Ho regalato questo strumento a tante persone, perché possano avere un ulteriore aiuto in momenti difficili, o semplicemente possano divertirsi.
Auguro a tutti di poterlo provare, ma in particolare alle persone con elevatissima sensibilità, poiché una melodia può influire notevolmente sullo stato d’animo, sollevandolo e inoltre, toccando e maneggiando uno strumento musicale, si può risvegliare un miglior contatto con il proprio corpo.
Si muovono i muscoli delle mani, si tiene il ritmo con le dita, ci si deve coordinare, si canta…
Come scrive Rolf Sellin, infatti, “gli ipersensibili che si sono adattati ad assorbire un numero maggiore di stimoli più che a percepire sé stessi hanno perso prima di tutto il rapporto con il proprio corpo”
Ecco allora che un piccolo, semplice strumento di origine africana, che porta l’energia viva della musica, può essere un buon compagno di cammino per tutti, ma in particolare per le hsp, che siano già consapevoli di esserlo, o all’inizio del cammino.
In questo articolo ho utilizzato con rispetto la lettera i nel plurale, intendendo comunque includere sempre ogni persona.
Un piccolo esempio del suono della kalimba si può trovare tramite questo link
a cura di Carla Lenzi, Insegnante